giovedì 5 luglio 2012

Riflessioni su traduzioni e adattamenti.

Appena ho finito di tradurre Moshidora 3 ho pensato: "Bella Merda!".
Non ero per nulla soddisfatta del mio lavoro.
Essendo una novellina so perfettamente di non essere in grado di fare un lavoro perfetto, ma per questo non voglio nemmeno rilasciare una schifezza. Per ora il mio scopo è quello di migliorare passo dopo passo e cercare ogni volta di rilasciare un episodio migliore del precedente.

Al momento mi sto ponendo vari dubbi sull'adattamento e vorrei condividerli con voi.
Se siete dei traduttori mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni al riguardo (sempre se arriverete fino in fondo XP).

Traducendo solo dall'inglese, si rischia di far fare all'episodio la stessa fine che era toccata alla prima edizione italiana del Genji Monogatari. Per chi non lo sapesse, il "Genji" è un opera letteraria giapponese scritta all'inizio dell'XI da Murakami Shikibu. La prima traduzione italiana del Genji non fu fatta dall'originale, bensì dalla traduzione inglese di Arthur Waley (anni '20-'30). Peccato che Waley avesse cannato alcuni passaggi e non contento di ciò ne avesse anche inventato alcuni di sua fantasia. Di conseguenza questi passaggi non originali sono presenti anche nell'edizione italiana.
Ecco non vorrei fare lo stesso con gli anime.

A questo punto però sorge un ulteriore problema: una traduzione letterale è davvero una buona traduzione? Citando un mio professore di grammatica giapponese: "Bene, la traduzione è corretta, ora però falla in Italiano".
Dovrei quindi armonizzare le frasi senza estraniarle troppo. Purtroppo nella v1 del primo episodio dell'Arcana Famiglia sono stata troppo letterale e la resa ne ha infatti risentito.

Un'altro grattacapo me lo sta dando l'intercalare dei giapponesi. I loro continui "うん", "あのう", "えと", "ちょっと", ecc mi stanno un po' snervando. Non hanno un corrispettivo unico nella lingua italiana e a volte potrebbero pure essere omessi. Capita però che nel video questi suoni si sentano molto ben distinti e non metterci sotto il sub sembrerebbe una mancanza.
In questo caso posso solo armarmi di pazienza.

Altro punto da tenere in considerazione è quello del lessico. Più precisamente il mio bagaglio lessicale. Ognuno di noi ha il proprio modo di esprimersi che spesso è condizionato dall'ambiente esterno. Per fare un esempio al sud si usa maggiormente il passato remoto, mentre al nord il passato prossimo.
Mi sono resa conto che o tendo ad esprimermi come una vecchia bacucca con termini ormai arcaici o desueti, oppure in modo essenziale, diretto ed un po' influenzato dal mio dialetto (un misto tra veronese e mantovano che per fortuna cerco di usare spartanamente).
Devo trovare il giusto equilibrio di stile per rendere le frasi corrette, ma anche "fresche" e non troppo striminzite.

Per terminare c'è la questione grammaticale.
Le lingue moderne a volte si trovano a dibattere sul divario tra lingua scritta e lingua parlata. Per lo scritto ci sono infatti delle regole grafiche che nell'orale non sempre valgono. Nello scrivere non si dovrebbe mai iniziare una frase con "E" o "Però", il "Ma" dovrebbe sempre seguire una virgola, ecc... Queste regole valgono anche per i sottotitoli o essendo dialoghi si possono ignorare?.
Per ora ho quasi sempre tentato di rispettare queste regole, ma mi sto rendendo conto che ogni tanto si deve sorvolare, altrimenti i dialoghi risultano troppo artefatti e mancano quindi di naturalezza.

Ora devo impegnarmi affinché queste non restino solo teorie scritte.

Se siete giunti a leggere fin qui le mie teghe mentali vi ringrazio e vi faccio i complimenti. Mi piacerebbe sentire l'opinione di qualcuno che se ne intende sicuramente più di me.

Cochi

3 commenti:

  1. Dubbi che all'inizio hanno avuto un po' tutti. Dall'esterno si tende a credere che il fansub sia un "traduco e metto online" quando in realtà ci sono molti passaggi intermedi, come in un qualunque lavoro di traduzione.

    Per arrivare a quello che può essere a tutti gli effetti un lavoro di medio/alta qualità è senza dubbio importante una traduzione letterale di partenza. Per capirci, non del tipo "Rains cats and dogs" -> "Piovono cani e gatti", ma del tipo "Gomennasai" -> "Scusa".(Perché sì, esistono anche sub che sbagliano questo xD)

    Basta questo per avere un ottimo prodotto? Certo che no, perché una traduzione letterale è nulla senza adattamento, ovvero quello che diceva il tuo prof. Il che non vuol dire "Inventa la frase ora che l'hai capita", ma usando l'esempio di prima adattare quello "Scusa" in base alla persona che lo dice. Ogni persona ha un suo registro linguistico, e sta alla fase di adattamento renderla in maniera sensata in italiano. Il che vuole dire che una ragazzina dirà "Scusami", mentre una persona aristocratica dirà "Perdonami" o altro. (O userà altri termini, ma lasciamo stare xD)

    Il problema maggiore agli inizi è che una volta tradotto si trova difficile adattare, sopratutto perché si è presi dal "Ma lì dice X, perché dovrei mettere diversamente, specie se prima l'ho tradotto così?". E servono senza ombra di dubbio tempo, costanza e tanti episodi. Oppure si trova qualcuno che sappia adattare partendo da una traduzione letterale.

    Il dialetto è sicuramente una brutta bestia, e sarebbe sempre meglioevitarlo, visto che parliamo di sub ita. Al massimo serve solo per quei personaggi che si trasferiscono per motivi di trama, come il solito chara di Osaka che parla fiorentino o il solito gangster romano xD

    Quindi sì, sono alcuni dei problemi che si possono avere all'inizio, ed è inutile dire che la soluzione a molti di questi è la presenza di gente che ne sa di più e che può aiutarti. Come all'interno di un gruppo già rodato.
    Anche se ormai non va più di moda entrare nei gruppi.

    PS: Ho scritto una montagna di parole, quindi la qualità è quel che è. /cares

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    1. Mi ha fatto davvero piacere leggere la tua opinione e sento che anche un esempio banale come il "gomennasai" mi ha già spalancato nuovi orizzonti.

      La questione "dialetto" è quella che per fortuna non mi ha ancora dato problemi: non scriverei mai un dialogo in dialetto, non ne sarei nemmeno capace X3 ! Però parlando con gente che non è della mia zona ogni tanto mi rendo conto di usare parole che credo essere in italiano, ma in realtà sono dialettali. Esempi banali: "spira" per prurito, "lasagne" per tagliatelle e pochissime altre per fortuna. Il mio timore è più quello di fare un errore del genere senza saperlo. Spero che non succeda mai °A°.

      Non ho fatto richiesta di entrare in un gruppo fansub più rodato perché non volevo prendermi impegni così importanti con delle persone e poi magari sparire nel nulla. Lavorando da sola posso gestire meglio i tempi e migliorare pian piano a 360° gradi.

      Grazie mille per le tue parole. Ne farò tesoro.

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  2. Confermo il suggerimento di 'andare a trovare' qualche gruppo fansub già esistente (di quelli bravi però, non le mezze seghe o peggio lol).

    Se vuoi te ne consiglio qualcuno XD

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